Il Mangianastri – Oasis\Stand By Me

di Alfonso Tramontano Guerritore

Rimango in ascensore senza luce e c’è qualcosa del futuro. Dev’essere incastrato nelle pareti del palazzo, in mezzo tra due piani, esposto alla consumazione come l’aria della cabina, parziale risarcimento per il buco nello stomaco. Sono chiuso nel vuoto, sistemato per bene in una scatola legata ad un filo di acciaio. La scala a chiocciola sfiorata poco prima era talmente naturale da non farla. La borsa per il mare così leggera non era un peso. Non mi andava di correre, come facevo sempre, per poi aspettare sul portone. Siamo spariti nel gradino, nel condotto che risale e sprofonda dove non c’ niente. Non c’è paura, non mi preoccupo, vorrei dormire e poi trovarmi fuori. Penso che mi servirà quando sarò in una condizione uguale, solo a fronteggiare l’universo, e non avrò una mano sulla testa per la mia dose di dolcezza. E Intanto so che non è niente. E chiedo a mia nonna dall’alto dei miei cinque anni quando usciremo di lì.

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