Il Mangianastri – Fun Loving Criminals\ I’m not in love
di Alfonso Tramontano Guerritore
Non riconoscevano l’ossessione perché la provavano da troppo tempo. Uno per l’altro, un momento uguale a un altro, niente alternativa. Così un giorno provarono a separarsi, esausti, come una radio che passa in rassegna le frequenze, o il motore di un frigo, che di colpo si spegne. «Ero uscito con una scusa, erano passati tre giorni dalla nascita di Giulia». «Ero sfinito dopo il lavoro, volevo solo dormire» «Quello era l’unico bar dove c’era ancora un telefono a gettoni» «Mia moglie non lo poteva neanche immaginare». «Che ore erano? Non mi ricordo» «Era tardo pomeriggio, mi aveva pregato». Da entrambi le parti avevano creato aria e spazio. Una barriera in mezzo a due persone. Ma il vuoto era un’apparenza, e la distanza era piena di tensione. «I poli uguali si respingono». «Dipende, a volte si fondono, uno nell’altro». Il mezzo era un’energia a tempo. «Avevo dimenticato tutto con un esercizio di finzione. Non si può sostenere in altro modo. Fingevo di essere un’altra persona». «Sognavo lui tutti i giorni, continuamente, poi era sparito di colpo. Come se lo avessero cancellato con l’elettrochoc». L’ossessione era sopravvenuta, di nuovo, cancellando i chilometri di tempo messi in mezzo. Prima uno sguardo, poi il riconoscimento e il blocco del respiro. E poi l’odore, mentre si avvicinavano. Infine le mani, che con discrezione si erano strette, con un’esitazione prima dell’abbraccio. Trattenuto, come un cadavere ricomposto. «In pubblico mai un bacio». «Avevamo un posto che era sempre da qualche altra parte». La moglie e la compagna non si erano mai viste. Neanche sapevano della rispettiva esistenza. Avevano in comune le notti fuori dei rispettivi uomini, i loro silenzi camuffati di dolcezze. Una era gelosa di ogni tatto, l’altra, educata a colpi di lieto fine. Condividevano una sicurezza fragile. Fragilissima «Una carezza tra due uomini somiglia ad un pensiero. È impercettibile agli occhi di chiunque altro».