Napoli, El romancero de Lazarillo nella Chiesa della Graziella
I viaggi di Capitan Matamoros – Drammaturgie della scena presenta El romancero del Lazarillo: spettacolo e visita guidata nella Chiesa della Graziella
Napoli, 13 Dicembre 2018, h 20.30, Chiesa della Graziella: El romancero de Lazarillo, diretto e interpretato da Luca Gatta, uno spettacolo contemporaneo di Commedia dell’Arte tra Oriente e Occidente ispirato al teatro Topeng di Bali e al primo divertentissimo romanzo moderno europeo El Lazarillo de Tormes.
Ultimo appuntamento per I viaggi di Capitan Matamoros – Drammaturgie della scena – Festival Internazionale di Commedia dell’Arte, organizzato da coop. En Kai Pan e giunto alla quinta edizione. Nuovamente ospiti della chiesa settecentesca Santa Maria delle Grazie, detta la Graziella, ritorna in scena giovedì 13 dicembre alle 20.30 El romancero de Lazarillo, spettacolo manifesto di Associazione Teatrale Aisthesis che incarna l’idea di Commedia dell’Arte come incontro tra tradizione e contemporaneità, e pedagogia dell’attore, portata avanti dal Festival.
El Romancero de Lazarillo, frutto di un lavoro di ricerca di tre anni è una produzione della Cooperativa En Kai Pan, in collaborazione con l’Associazione Teatrale Aisthesis, che ha curato anche il disegno luci. Regista e attore in scena, Luca Gatta. Musiche, Antonello Paliotti. Maschere, Riccardo Ruggiano e Antonio Fava. Costumi, Fabiana Amato. Scene, Stefano Sorrentino e Bianca Pacilio. Drammaturgia, Stefania Bruno. Assistente alla regia, Tiziana Sellato. Lo spettacolo si ispira al “Lazarillo de Tormes” il primo, divertentissimo romanzo della tradizione occidentale moderna, il quale sebbene incompiuto e pur conservando ancora echi della cultura medievale, possiede una forma narrativa ormai proiettata nel futuro. Vengono narrate le vicende dello sfortunato servo Lazaro, che vagabonda per la Spagna offrendo i suoi servizi a padroni sempre più improbabili.
Lazarillo è uno zanni, una maschera della Commedia dell’Arte, che sta per svelarsi e diventare un eroe borghese, ma prima ha bisogno di raccontare la propria storia. Per questa ragione si è deciso di non fare un vero e proprio adattamento del testo alla forma drammatica, ma di mantenerne la matrice narrativa, traducendolo in ottave per evocare l’affabulazione dei cantastorie cinquecenteschi. La recitazione è affidata ad un unico attore, un giullare-contastorie istrione e trasformista, dagli attributi quasi demoniaci che con la sua voce di bambino incarna il punto di vista del protagonista e l’espressione del suo bisogno di raccontarsi, al confine tra la coscienza e la percezione, che agisce secondo quelli che il drammaturgo Leo de Berardinis definisce “trascinamenti”, un sistema di scatole cinesi in cui i personaggi sono inseriti gli uni negli altri, generandosi a vicenda, attraverso una serie di continui camuffamenti e mascheramenti, che avvengono sotto gli occhi del pubblico. Uno spettacolo di Commedia dell’Arte dai richiami orientali, ispirati al teatro Topeng di Bali nel quale, come nella migliore tradizione del romanzo moderno, la voce principale sarà surclassata dalla miriade di voci dei personaggi che Lazarillo incontra, capitani di ventura, venditori d’indulgenze, mendicanti che di volta in volta lo possiederanno e lo lasceranno cambiato e in un certo senso sopravvissuto. L’identità del protagonista risulterà, dunque essere una stratificazione di tutti i personaggi rappresentati. Lontano dall’essere una rievocazione di codici e atmosfere del passato, è uno spettacolo profondamente contemporaneo, con una scrittura in cui si avverto gli echi di Barrault, Bene e soprattutto Grotowski. Perché, in fondo il passato è un’invenzione del presente.
Una Commedia dell’Arte Contemporanea, quindi, quella che il pubblico vedrà nella settecentesca Chiesa della Graziella, nei pressi di via Medina, location quanto mai suggestiva, dal momento che la chiesa ingloba i resti dell’antico Teatro San Bartolomeo, principale teatro cittadino e sede privilegiata per l’esecuzione dell’opera prima della costruzione del Teatro San Carlo, e luogo in cui furono ospitati alcuni spettacoli di Silvio Fiorillo. L’evento è reso possibile grazie alla collaborazione tra coop. En Kai Pan e il Centro di Musica da Camera CERSIM, che gestisce la chiesa.
Per valorizzare l’importanza storica e artistica del luogo si rinnova la collaborazione tra En Kai Pan e la cooperativa Artes – restauro e servizi per l’arte, che condurrà il pubblico in una visita guidata alla chiesa prima dello spettacolo.
INFO E PRENOTAZIONI
El romancero de Lazarillo
Spettacolo e visita guidata
Giovedì 13 dicembre 2018, h. 20.30
Chiesa della Graziella, via San Bartolomeo 3 (adiacente via Medina)
Biglietti: intero 15,00 € | ridotto studenti 12,00 €
La biglietteria aprirà alle h. 20.00.
È consigliata la prenotazione
mail: info@enkaipan.com
tel: +39 339 623 5295