‘Venezia a Napoli – il cinema esteso’. Dal 14 dicembre online la decima edizione

City Hall, di Frederick Wiseman. La recensione da #Venezia77

In questo annus horribilis in cui tutto è straordinario, cioè fuori dall’ordinario nel senso più deteriore del termine, è inevitabile che anche la nuova edizione di “Venezia a Napoli – il cinema esteso”, una delle più importanti manifestazioni cinematografiche che si svolgono nel capoluogo partenopeo, è stata costretta a reinventarsi. Tra l’altro, proprio quest’anno la meritoria iniziativa ideata da Antonella Di Nocera spegne le dieci candeline, circostanza che aveva spinto gli organizzatori a posticipare le date (da ottobre a dicembre) nella speranza di uno svolgimento in presenza. Purtroppo, con l’emergenza pandemica che vive uno dei momenti di massima escalation, e con le sale cinematografiche e teatrali ancora chiuse, si è reso inevitabile il trasferimento online di tutte le “proiezioni” (termine che usiamo in maniera impropria) e degli incontri con gli autori.

Tsai Ming-Liang: What Is Cinema? | Asia Society

Pur con il rischio di apparire romantici o addirittura passatisti, ribadiamo la nostra idea che un’opera cinematografica, per completarsi, ha bisogno di un pubblico vivo, presente, soprattutto in un’occasione come quella de “Il cinema esteso” che ha tra i suoi molti punti di forza la presenza in sala di registi e registe che accompagnano il proprio lavoro e con i quali gli spettatori possono interagire al termine di ciascuna proiezione. Inoltre, il termine “esteso”, che connota la manifestazione, e che ha sempre avuto una portata politica, cioè quella di svolgere e ambientare la manifestazione in più punti della città, toccando sia il centro storico che la periferia, quest’anno, con lo svolgimento online, assume nuovi significati che vanno ben oltre la dimensione geograficamente circoscritta.

Honey Cigar — Grants — Projects | Doha Film Institute

Sforzandoci di vedere il bicchiere mezzo pieno, e mettendoci la museruola per attutire il grido di dolore di doversi accontentare della visione domestica, c’è da dire che, come ogni anno, la selezione dei film in programmazione è stata di livello qualitativamente alto, attenta a concentrarsi soprattutto su opere che assai difficilmente troveranno una distribuzione nelle sale italiane, a maggior ragione se si considera l’attuale situazione in cui perfino la Disney ha rinunciato alla sala. L’impressione è che, ancor più che negli altri anni, Di Nocera e i suoi collaboratori abbiano preferito dare spazio ad autori meno popolari tra il grande pubblico ma i cui lavori li pongono nel gotha del cinema mondiale.

In Between Dying. La recensione del film di Hilal Baydarov

Tra le opere che dal 14 al 20 dicembre saranno visibili sulla piattaforma “Mymovies” (per acquistare biglietti e abbonamenti cliccate qui: https://www.mymovies.it/ondemand/venezia-a-napoli/), ci sentiamo di segnalare senz’altro City Hall di Frederick Wiseman, il nuovo fluviale capolavoro del grande documentarista statunitense (qui, per chi fosse interessato, la nostra recensione: http://www.rivistamilena.it/2020/09/09/venezia-77-giorno-8-arriva-city-hall-il-nuovo-capolavoro-di-frederick-wiseman/), Ghosts della regista turca Azra Denis Okyay, vincitore della “Settimana della Critica”, l’azero In Between Dying di Hilal Baydarov, unico film del Concorso principale, opera sotto il segno di Andrej Tarkovskij, che non tutti al Lido hanno apprezzato ma che ha suscitato un vivace dibattito tra gli addetti ai lavori. E ancora il curioso e affascinante Kitoboy (The Whaler Boy) del russo Philipp Yuryev, ambientato in uno sperduto villaggio dello Stretto di Bering, il documentario I am Greta, ritratto della giovanissima e ormai celebre attivista per l’ambiente, One Night in Miami, esordio dell’attrice afrodiscendente Regina King.

Tra i pezzi forti del programma una segnalazione meritano senz’altro le masterclass e gli incontri, rigorosamente a distanza, con gli autori: saranno ospiti, infatti, numerosi autori e autrici, tra cui il summenzionato Wiseman, i maestri dell’Estremo Oriente Tsai Ming-liang e Shin’ya Tsukamoto, gli italiani Gianluca e Massimiliano De Serio, Andrea Segre e Jasmine Trinca (autrice del cortometraggio Beyng My Mom), le registe Li Dongmei e Kamir Aïnouz. Insomma, nonostante tutto, si tratta di un’occasione cinefila da cogliere al volo.

Il programma completo, con le proiezioni giorno per giorno, è consultabile al seguente link: https://www.veneziaanapoli.it/programma.html.

Buona visione a spettatrici e spettatori, nella speranza di tornare presto in sala.

©RIPRODUZIONE RISERVATA – Ne è consentita esclusivamente una riproduzione parziale con citazione della fonte, www.rivistamilena.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Content is protected !!