‘Venezia a Napoli – il cinema esteso’, quando la settima arte ritorna a casa
È stato davvero un peccato che l’anno scorso, a causa della pandemia, “Venezia a Napoli – il cinema esteso”, la meritoria manifestazione coordinata da Antonella Di Nocera, coadiuvata da un piccolo esercito di collaboratori, tra cui alcuni giovani studenti volontari (il cui prezioso contributo che non va mai dimenticato), abbia dovuto spegnere la decima candelina con un’edizione che si è tenuta completamente on-line. Questo ha determinato la rinuncia al fondamentale momento della visione collettiva, degli incontri vis à vis del pubblico con i registi, gli attori, i produttori, che costituiscono parte integrante e irrinunciabile di questa e di altre manifestazioni in cui si celebra, in qualche modo, la settima arte.
Per questa ragione, è motivo di ancora maggiore soddisfazione la circostanza che fa coincidere il periodo di svolgimento di quest’undicesima edizione (19-24 ottobre: segnate in agenda le date) con la riacquistata possibilità, da parte dei cinema che ospiteranno le proiezioni, di usufruire dell’intera capienza, di potere riempire tutti i posti, con l’unico obbligo per gli utenti di indossare la mascherina. Le due location principali saranno il cinema Astra di via Mezzocannone, nel cuore della zona universitaria, e l’Istituto Francese “Grenoble” (che, qualche settimana fa, ha già ospitato l’anteprima della rassegna proiettando Un autre monde, alla presenza del regista Stéphane Brizé) ma, nel rispetto della nozione di “cinema esteso”, non mancheranno incursioni al cinema La Perla di Agnano, al Vittoria di Aversa, al Magic Vision di Casalnuovo, al Teatro Ricciardi di Caserta, alla Casa del Popolo di Ponticelli.
Molto intrigante appare, anche quest’anno, la scelta del programma, con una selezione che attinge soprattutto da sezioni collaterali della Mostra del Cinema di Venezia (Orizzonti, Orizzonti Extra, Settimana Internazionale della Critica, Giornate degli Autori) e che darà spazio a una sezione molto interessante, “Notti veneziane”, che al Lido era collocata, anche fisicamente, fuori dal cuore della Mostra, un po’ defilata, nonostante potesse vantare alcuni buoni titoli, tra cui l’interessante Giulia di Ciro De Caro, che verrà proiettato sia a Napoli che a Caserta il 22 e il 23 ottobre.
Tuttavia, per quanto la lista dei film del Concorso principale vanti soltanto due titoli (oltre al già citato Brizé), si tratta di due opere di grande importanza, tra le migliori della competizione principale: lo splendido Qui rido io di Mario Martone e addirittura il Leone d’oro L’événement, in uscita nelle sale italiane con il titolo, non proprio memorabile, La scelta di Anne. Il primo dei due film verrà proiettato il 19 ottobre alle 21,00 all’Astra, con la presenza del regista, e il 20 ottobre ad Aversa con doppia proiezione (18,30 e 21,00, ospite l’attrice Chiara Baffi) mentre L’événement (preferiamo chiamarlo ancora così) sarà l’evento di chiusura, ospitato anch’esso nel cinema universitario, alle 20,30 in una proiezione in cui interverranno la regista Audrey Diwan e l’iconica protagonista Anamaria Vartolomei.
Il suggerimento è di vedere quanti più film è possibile (le proiezioni saranno tutte in lingua originale con sottotitoli in italiano), anche per compensare la deplorevole circostanza che alcune opere molto importanti uscite in Italia nei mesi di settembre e ottobre non hanno raggiunto nessun cinema campano. Pensiamo, ad esempio, allo splendido Drive my car di Ryūsuke Hamaguchi, a Quo vadis, Aida? di Jasmila Žbanić, a City Hall, l’ultimo capolavoro di Frederick Wiseman, a Days del taiwanese Tsai Ming-liang, per citare solo alcuni titoli. Con le sale quasi sempre piene, un appuntamento come “Venezia a Napoli” è, tra le altre cose, la riprova che esiste un pubblico che anela sedersi al buio di una sala cinematografiche e godersi questo tipo di opere, definite dallo stesso Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, con un’espressione un po’ infelice e semanticamente ambigua, “film difficili”. In ogni caso, oltre alle opere già citate, ad avviso di chi scrive sarebbero senz’altro da non perdere Amira dell’egiziano Mohamed Diab, che analizza il conflitto israeliano-palestinese da una prospettiva a dir poco insolita, l’originalissimo Il cieco che non voleva vedere Titanic del finlandese Teemu Nikki, che ha come protagonista un attore non vedente, e il rumeno Imaculat di Monica Stan e George Chiper, vincitore del “Leone del futuro”, il premio per l’opera prima. Il cinema è tornato: non resta che augurarsi che tornino anche gli spettatori.
Il Programma della manifestazione è consultabile sul sito https://www.veneziaanapoli.it/ o sulla relativa pagina Facebook https://www.facebook.com/VeneziaaNapoli
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