NOTTE PASOLINI – Atto terzo al Cinema Apollo di Salerno
2 novembre 2015, ore 20.30
Cinema “Apollo”, Salerno
NOTTE PASOLINI – Atto terzo
“Il cammino incomincia e il viaggio è già finito”. Questo l’incipit di Uccellacci e uccellini, la pellicola di Pier Paolo Pasolini attraverso cui Totò e Ninetto Innocenti, insieme al Corvo predicatore passeggiano per le periferie della modernità, mentre un parallelo pregresso racconta della missione di frate Ciccillo e frate Ninetto, in giro per le campagne e per i paeselli a convertire falchetti e passerotti.
Il 31 ottobre 2014, presso il Teatro Ghirelli di Salerno, ha inizio Notte Pasolini, che col suo Atto primo inaugura una rassegna dedicata al Poeta bolognese, proseguita con l’Atto secondo, tenutosi al Teatro di Ateneo dell’Università di Salerno l’8 maggio del 2015, e che adesso vede il suo compimento nella serata del 2 novembre, al Cinema Apollo di Salerno, nel giorno in cui si celebra il quarantennale della scomparsa di Pasolini, in ricordo di quella notte all’idroscalo, ma, soprattutto, in memoria della sua sconfinata consegna letteraria. La maratona del 31 ottobre 2014, con i suoi segmenti letterari sul cinema, sull’arte, sul teatro e sulla letteratura, con i suoi contributi documentaristici, fino alla rappresentazione teatrale della Compagnia del Grimaldello, che con Vietato Porno Amen ha portato in scena una parafrasi teatrale di Salò o le 120 giornate di Sodoma, è culminata nell’estremo allegorico riferito all’ultimo film di Pier Paolo Pasolini, soffermandosi sulla polemica intorno alle vicende giudiziarie che a lungo hanno coinvolto la produzione di questa tanto discussa pellicola.
La serata dell’8 maggio 2015 ha invece voluto dedicare allo scrittore un omaggio multimediale, caratterizzato da contributi audiovisivi esclusivi e da interventi saggistici in veste di racconto intorno al pathos e alla sorte di Pasolini, in un impianto ultimato dalla rappresentazione teatrale della Compagnia del Grimaldello, Davanti agli occhi, in un tributo metaforico sulla figura del Poeta.
Il 2 novembre, alle ore 20.30, presso il cinema “Apollo” di Salerno, Notte Pasolini chiude il ciclo di appuntamenti che ha visto impegnato un gruppo di lavoro composto da docenti, ricercatori, studenti, scrittori, giornalisti, musicisti, attori, studiosi di tecniche audiovisive, operatori radiofonici in un elaborato collettivo che la sera del quarantennale cifra nell’Atto terzo la chiusura di una dedica lunga più di un anno.
A cura di Alfonso Amendola e di Luca Vaglia, Notte Pasolini – Atto terzo programma l’ultimo omaggio della rassegna in una serata divisa in due momenti. Il primo tempo prevede una riflessione a cura di Alfonso Amendola, dal titolo “Son tanto triste – Esegesi dell’inferno”, seguita da un talk a cura di Elio Goka e Davide Speranza intitolato “Senza spargimento di sangue” e da una performance teatrale di Antonio Grimaldi, “Io e la mia croce”. La seconda parte della serata riserva al pubblico la proiezione della versione restaurata di Salò o le 120 giornate di Sodoma. Il restauro della pellicola è a cura della Cineteca di Bologna e da CSC, Cineteca nazionale, in collaborazione con Alberto Grimaldi.
“Geniale ‘tradimento’ di Sade e audace dissimulazione storica (la Repubblica Sociale è solo un ‘cartone’ metaforico), l’ultimo film di Pasolini aggredisce lo spettatore precipitandolo in un incubo senza pietà e senza vie di salvezza, dove i rituali di perversioni e violenze rimandano surrettiziamente al presente. Mostra aberrazioni perpetrate secondo un regolamento da collegio infernale, dove ogni etica è pervertita nel suo contrario e la ‘soluzione finale’ pedagogica consiste nella creazione di una nuova umanità, indifferente e assuefatta all’orrore.”
L’Atto terzo di Notte Pasolini nella prima parte vede anche il contributo di Alfonso Maria Salsano e Giuseppe Volpicelli per la Comunicazione audiovisiva e quella di Pina Meriano e Simona Castellano per il sostegno Media Manager e Luca Lanzetta alla direzione grafica. Notte Pasolini – Atto terzo ritorna, così, sulla traccia iniziale introdotta nell’Atto primo. Sulla scia del progetto realizzato dal cinema Apollo, la rassegna, che ha avuto come primo momento la maratona letteraria al Teatro Ghirelli di Salerno, recupera il “sospeso poetico” che oggi – probabilmente è destinato a restarlo per sempre – rappresenta il momento simbolo della produzione cinematografica di Pier Paolo Pasolini.
La sua creatività e la sua intelligenza convergono nel carico allegorico, politico, civile, umano, di Salò. Notte Pasolini sceglie di chiudere – probabilmente con l’intenzione che il suo sviluppo resti in originale e irripetibile – laddove il suo lungo viaggio era cominciato. Ancora una volta, come per i gradi ennesimi della letteratura, il mistero e le angosce della parola fine aleggiano intorno all’impotenza dell’uomo di risolverne l’enigma e di porvi rimedio. Il quarantennale della scomparsa di Pier Paolo Pasolini non è solo la celebrazione del Mito del Poeta, ma la verifica transitoria su un momento, forse, previsto e temuto da Pasolini stesso. “Il cammino incomincia e il viaggio è già finito”.