“Redacted” di Brian De Palma: come sono buoni i bianchi

“Tutto quello che vedi, dovunque guardi, è solo morte e grande sofferenza. E quando ho dovuto uccidere mi è venuto da vomitare a causa di quelle puzze, di quei suoni e di quelle immagini. Mi restano queste immagini in mezzo al cervello che mi ossessioneranno per sempre, e non so come cazzo me ne libererò. Che cosa ci facevo là?”

(Lawyer McCoy, Redacted, di Brian De Palma, 2007)

La verità è la prima vittima della guerra.
dalla tagline del film

Risultati immagini per redacted de palma fotoUna pattuglia di soldati americani di stanza in Iraq: controlli, tensione, perquisizioni, arresti di (molto presunte) persone sospette. Uno di loro cade vittima di una bomba. Per rappresaglia, rabbia o semplicemente perché la guerra tira fuori il peggio degli uomini, la pattuglia torna nella casa dove aveva effettuato una delle perquisizioni ed un arresto: mentre un paio di essi sono di guardia, alcuni soldati stuprano, uccidono e bruciano il corpo di una ragazzina quindicenne non prima di avere sparato a freddo e ucciso tutta la sua famiglia.

Fare un film di denuncia che sia anche un’opera sperimentale utilizzando le nuove tecnologie digitali, in primis l’HD. Raccontare la stessa storia che hai raccontato 18 anni prima facendo un film totalmente nuovo. Ieri, cioè nel 1989, era Vittime di guerra ed eravamo in Vietnam. Oggi, cioè nel 2007, è Redacted e siamo in Iraq ma è come se non ci fossimo mai mossi: i carnefici sono sempre gli stessi mentre le vittime hanno solo cambiato nazionalità. È questa la scommessa (vinta alla grande) di Brian De Palma: guardare il Male negli occhi usando gli occhi del cinema, ma in maniera assolutamente inedita, cioè fondendolo con la Rete, i blog, il (finto) reportage di una troupe francese, i tg locali, i servizi dei giornalisti embedded (quelli, cioè, che hanno il compito di minimizzare, smussare ed edulcorare gli aspetti più atroci della guerra), le confessioni di soldati postate su YouTube, i messaggi delle loro mogli, alcuni video amatoriali girati dagli stessi soldati, le immagini di uno dei colpevoli decapitati a favore di telecamera al grido Allahu Akbar.

Risultati immagini per redacted de palma fotoRedacted è l’epitome del nuovo disastro americano, l’Iraq dopo il Vietnam e in mezzo tanto altro. Centinaia i civili iracheni uccisi soltanto ai check-point, tra cui donne incinte, vecchi e bambini ma la colpa è loro, degli iracheni: c’è tutta una serie di avvertimenti progressivi, scritti anche in arabo, che intimano di fermarsi. Peccato che il 50% della popolazione sia analfabeta. Negli Stati Uniti di Bush quest’opera straordinaria è stata boicottata mentre in Italia, dopo il passaggio a Venezia dove si è aggiudicata il Leone d’argento alla regia, non è mai stata distribuita. Intanto, in Francia, i prestigiosi Cahiers du Cinéma la mettevano in testa alla loro annuale classifica delle migliori pellicole dell’anno.

Nel film di De Palma la frammentazione delle immagini ha una forza tale da bucare lo schermo e il cinema, che tutte le compendia, diventa una sorta di virus benefico al servizio della verità che – come dice lo stesso regista – troppo spesso viene occultata dai media commerciali di massa. E se all’inizio si ha la premura di avvertirci che stiamo per vedere un film di finzione basato su fatti realmente accaduti, alla fine, con in sottofondo “E lucean le stelle” di Giacomo Puccini, scorrono fotografie vere di bambini morti e feriti, forse a volerci dire che la realtà è sempre più terribile di ogni immaginazione.

PS: Redacted verrà proiettato a Napoli nell’ambito della Rassegna “I Nuovi Classici” in programma ogni mercoledì all’ex Asilo Filangieri. Può essere una buona occasione per recuperarlo.

 

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